Passioni e collezioni, cristalli scintillanti per vini gioiello. Chi nutre un’attrazione fatale per Kristallwelten – Mondi di Cristallo Swarovski, rimane ugualmente sedotto dalla bottiglia di vino Diadema. Sotto il vestito di Swarovsky c’è storia, ideazione, prodotto. Allora, non fermiamoci alle apparenze, si tolga la veste e si scopra il corpo del vino. Cominciamo da un particolare processo di affinamento, messo a punto dopo vari studi e prove per il vino di Villa L’Olmo, bland di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot, collocato per sei mesi nella storica galleria filtrante di Impruneta. Questa antica struttura, scavata a mano a metà del 1800 nella caratteristica pietra locale, offre condizioni ambientali ideali per il riposo del vino. La temperatura naturale costante di 14 gradi e l’umidità del 95% permettono al Villa L’Olmo di sviluppare appieno il suo potenziale, integrando i caratteri delle varietà di uve che lo compongono e accentuando le note tipiche del terroir toscano. Va da sé che la natura del processo è completamente ecosostenibile.


“Diadema, ancora una volta, ha fatto qualcosa di unico. Abbiamo scelto di esplorare nuovi orizzonti senza mai dimenticare le radici profonde nel territorio di Impruneta. Questo vino diventa così un simbolo di eccellenza e tradizione, arricchito dall’ambiente unico in cui ha riposato, la galleria filtrante, per onorare la nostra tradizione e per connetterci ancora di più al territorio,” dichiara Alberto Giannotti titolare dell’Azienda.
Villa L’Olmo con il suo equilibrato blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot, rappresenta una fusione perfetta di eleganza e struttura. Il periodo di affinamento nella galleria filtrante conferisce al vino una personalità complessa e una piacevolezza che conquista.
Diadema è IGT Toscana Rosso, ottenuto da uvaggio di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Syrah, nutriti da terreni calcarei, ricchi di scheletro. Le uve si vendemmiano, rispettivamente, a fine settembre, metà ottobre e inizio ottobre con affinamento in barriques francesi per 16-18 mesi, e ulteriore affinamento per almeno sei mesi in bottiglia prima dell’immissione in commercio.
Il risultato di tale meticolosa cura è un vino di color porpora (curiale, mi viene da dire visti gli eventi di questi giorni), avvolge il naso di sentori variegati, dalle more alle viole e s’insinua in bocca con note speziate e balsamiche armoniosamente integrate con i tannini di giusta intensità.
Ma non è tutto. Olio extravergine e champagne completano la linea Diadema, adornata di cristalli. In sintesi, Diadema è un manifesto che narra di appartenenza, arte e visione.
In tema di ospitalità, il paesaggio, le architetture, l’abbinamento cibo&vino parlano una forbita lingua toscana nel Relais Villa Olmo. Il Resort sorge all’interno di un borgo del XV secolo, immerso nel verde della campagna del Chianti, sulle colline di Impruneta. Un mondo antico e moderno con camere e ville private, la piscina panoramica, il giardino, la cantina, l’orto biologico ed il Diadema Wine Bar & Restaurant.
Eppure, l’incipit è relativamente recente, come raccontano Giulia e Livia Giannotti: “Nasce tutto nel 2004, quando nostro padre Alberto mette le basi di quello che oggi è Diadema, producendo un vino che ha il gusto vivo e deciso della Toscana, quella stessa Toscana che tutt’oggi abitiamo, amiamo e nella quale fondiamo le nostre radici come famiglia. Lo fa creando un’etichetta innovativa, d’impatto che esprime al meglio quanto questo luogo, la nostra casa e il nostro vino siano qualcosa di così prezioso e luminoso per noi da doverlo incastonare sopra la bottiglia”.
www.diadema-wine.com

Scritto da:

Claudia Farina

Giornalista e scrittrice, vive a Verona. Specializzata in stampa turistica, cultura del vino ed eresie medioevali, è direttrice della rivista Gardamore. Ha scritto articoli e libri inerenti il lago di Garda, l’Africa, il Medio Oriente e altri Paesi. Collabora con VeraClasse-Travel &Lifestyle Magazine e Food Travel Verde Gusto.
Fa parte di varie Associazioni tra cui Le Donne del vino; Wigwam (Rete associativa per lo sviluppo equo, solidale e sostenibile delle Comunità locali); Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari ); Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino).
Ultimi libri pubblicati: “Sull’onda. Intrecci d’amore e di viaggio” Delmiglio editore; per Cierre Grafica ha scritto “Catari sul Garda. Maddalena l’apostola e il vescovo donna”; “La svolta nei racconti di dieci donne”; “Boni Homini. Sulle tracce dei Catari e di Maria Maddalena”; “Puri Cristiani. I Catari dal Piemonte alla Sicilia”.