Il sacro può essere ovunque, quando si hanno occhi per coglierlo e sensibilità per apprezzarlo. Sacro è tutto ciò che è inviolabile, degno di rispetto e venerazione. Contrasta perciò il profano che è ordinario e quotidiano. La sacralità è la bellezza che entra nella vita e di cui non si può fare a meno. Questa estensione concettuale, che va ben oltre l’accezione comune di religioso, può riguardare ogni aspetto dell’esistente, come ben documenta la mostra d’arte contemporanea “I colori del sacro”, curata da Tiziano Brusco e promossa dall’Associazione Anemone. L’esposizione rientra nell’ambito del Festival del Sacro ed è visitabile fino al 22 novembre in corte Sant’Elena presso il Museo Diocesiano a Verona. Ingresso libero con orario 10.00 – 12.00 e 15.00 – 17.30, chiuso il mercoledì. Tredici pittrici-pittori e una scultrice esprimono il sacro attraverso forme, linee, colori, che compongono soggetti diversi. Che siano umani, naturali, materiali, ciò che conta è la visione che rapisce e trattiene il visitatore davanti all’opera, e lo porta verso nuovi orizzonti di senso, come sanno fare gli artisti che animano la mostra: Monica Piona, Mirto Testolin, Luigi Maimeri, Carlo Scomparin, Lorenza Pellini, Bruno Perdonà, Mara Isolani, Alberto Moreira, Renato Cestaro, Matteo dal Santo, Piera Legnaghi, Sara Speri, Carlo Martini, Federica Elipanni.