Mostre: a Vicenza ‘Ritratto di donna – Il sogno degli anni Venti – Lo sguardo di Ubaldo Oppi’

Basilica Palladiana Piazza dei Signori, Vicenza, Italia

Con  l’anteprima riservata ai giornalisti si è aperta il 5 dicembre a Vicenza la mostra “Ritratto di donna – il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi”.  La rassegna,  promossa dal Comune di Vicenza, curata da Stefania Portinari,  è ospitata in Basilica Palladiana sino al 30 aprile 2020. Sette le sezioni in cui le oltre 120 opere provenienti dai più importanti musei del mondo sono state suddivise: un viaggio aperto dalla fiabesca e leggendaria ‘Giuditta’II  di Klimt in prestito da Ca’ Pesaro di Venezia. Ecco quindi i capolavori di Felice Casorati, Pablo Picasso, Mario Sironi, Antonio Donghi, Guido Cadorin per dirne solo alcuni oltre  naturalmente di Ubaldo Oppi nato a Bologna nel 1889 e morto a Vicenza nel 1942. Oppi qui racconta il suo percorso artistico sviluppatosi in viaggi tra Vienna, la Germania, la Russia e Parigi dove vive nel quartiere degli artisti a Montmartre. A Parigi conosce Modigliani allo sbando, ha un flirt con la modella Fernande Olivier, che lascia Picasso per fuggire con lui, viene rapito dai colori intensi e dalle pennellate fauves di Kees van Dongen, dai segni sinuosi di Matisse. Negli anni Venti crea affascinanti ritratti di donne, dalle Amiche all’amata moglie Delhy, che vengono acquistate in collezioni favolose. Dalla Biennale di Venezia al Salon d’Automne di Parigi, dal prestigioso Premio Carnegie a Pittsburgh alla Mostra della Secessione nel Glaspalast di Monaco di Baviera, è conteso da curatori e intellettuali. Oppi sa cogliere il nuovo ruolo che le donne assumono nell’Europa appena uscita dalla Prima Guerra Mondiale, sempre più autonome, seduttive e moderne. I capelli si accorciano come la lunghezza delle gonne, mentre la loro influenza nella società e nella cultura si fa sempre più intensa. Coco Chanel cambia la moda, Amelia Earhart attraversa in volo l’Atlantico, i balli di Josephine Baker incantano Parigi. Di questa donna differente, così diversa dal modello anteguerra, Oppi offre un ritratto magnetico ma non è il solo  perché la nuova donna appare nella pittura di Casorati come di Cavalieri, come di Piero Marussig. Assolutamente padrone del loro tempo, quelle figure escono anche dalla cronaca per rievocare un mito, quello di donne fatali e potenti come le amazzoni o di muse ritratte in una magica sospensione, eternate nei valori di un seducente classicismo. “Questa mostra è un racconto appassionante - spiega Stefania Portinari, storica dell’arte, docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, curatrice della rassegna -  scandito da intensi ritratti di donne. Espone le storie di artisti che hanno saputo creare capolavori magnifici, evocando anche le memorie della classicità e del Rinascimento. Gli anni Venti sono elettrizzati da un senso di modernità e cambiamento. Ubaldo Oppi ne è un protagonista assoluto, è uno dei pittori più famosi tra l'Europa e gli Stati Uniti: le sue opere vengono acquistate in collezioni favolose. Assieme a lui si stagliano nel panorama dell'arte protagonisti avvincenti, tra scandali e clamori”. Per l’occasione la Basilica Palladiana è stata dotata di un innovativo all’allestimento, progettato dall’architetto Antonio Ravalli, concepito per rendere il Salone sempre accessibile, visitabile e fruibile come monumento anche in occasione di esposizioni temporanee. La struttura così ideata ospiterà anche le prossime mostre vicentine in Basilica. Dopo ‘Ritratto di donna’, dal 5 dicembre 2020 al 5 aprile 2021, sarà la volta di “Rinascimento privato”, per la curatela di Guido Beltramini, Davide Gasparotto e Xavier Salomon. Chiuderà il ciclo, dall’11 dicembre 2021 al 18 aprile 2022, “Tebe nel Nuovo Regno”, affidata a Christian Greco. Vincenzo Beni  

13,00€

Giulio Romano “Con nuova e stravagante maniera”

Torna in mostra a Mantova un suo grande artista, il più illustre allievo di Raffaello: Giulio Romano, pseudonimo di Giulio Pippi de' Jannuzzi (Roma, 1492 o 1499 - Mantova, 1546). Continua fino al 6 gennaio 2020 la mostra “Con nuova e stravagante maniera”. Giulio Romano a Mantova",  nata dalla collaborazione tra il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova e il Musée du Louvre di Parigi,  dedicata al grande Giulio Romano e al suo modo straordinario di esercitare l'arte, in particolare a Mantova. Il progetto illustra il percorso artistico del Pippi, dagli inizi a Roma fino al successo nella città dei Gonzaga. Il multiforme ingegno si è felicemente compiuto in campi e attività quali l’architettura, la pittura, gli arazzi, l’oreficeria, accomunate nella disciplina del disegno, che esercitò fin da giovane in modo eccelso. Accanto alle opere del Louvre la mostra propone una selezionata raccolta di disegni, provenienti dalle più importanti collezioni museali italiane e straniere tra cui l’Albertina di Vienna, il Victoria & Albert Museum di Londra, la Royal Collection a Windsor Castle, oltre a dipinti, stampe e maioliche.  Le più recenti tecnologie digitali ricreano, attraverso ricostruzioni 3D, oggetti e ambienti giulieschi. “L’iniziativa di Palazzo Ducale su Giulio Romano - afferma Peter Assmann, direttore del Complesso Museale Palazzo Ducale - vuole essere un grande evento culturale che mostri al mondo l’eccezionalità della figura storica del più celebre allievo ed erede di Raffaello. Maestro del Manierismo, Giulio Romano ha lasciato a Mantova testimonianze straordinarie del suo talento di pittore, architetto e uomo di cultura. “Con nuova e stravagante maniera”, con la prestigiosa collaborazione di una rinomata istituzione europea come il Louvre, rappresenta un’importante chance per la città: andare oltre la tradizionale concezione di mostra temporanea per riunire tutte le forze produttive locali intorno a Palazzo Ducale e rafforzare l’immagine di Mantova come città d’arte in Europa e nel mondo. Al di là della sua importanza culturale specifica si tratta di un’occasione per fare rete tutti insieme verso un unico grande obiettivo di crescita collettiva”. Nicola Karcher (da disegno di Giulio Romano): Venere e i putti Arazzo, Modena, Galleria Verolino “La mostra Con nuova e stravagante maniera. Giulio Romano a Mantova - sottolinea Jean-Luc Martinez, presidente e direttore del Musée du Louvre di Parigi -, che si svolgerà a Palazzo Ducale di Mantova nell’autunno 2019, è il frutto di un partenariato eccezionale tra il Musée du Louvre e il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova. L’evento espositivo permetterà di presentare negli ambienti di Palazzo Ducale una scelta di settantadue fogli di Giulio Romano (1492 o 1499 – 1546) scelti all’interno del ricco fondo di disegni di mano dell’artista conservato al Louvre, il più importante oggi noto”. “La presentazione dei disegni del Louvre - prosegue Jean-Luc Martinez -, completata dalla scelta di un’ulteriore quarantina di opere provenienti da altre istituzioni, offrirà al pubblico la possibilità di percorrere tutta la carriera di Giulio Romano, l’allievo di Raffaello che fu maggiormente influenzato dal suo stile e dal suo modo di lavorare. Questi fogli saranno eccezionalmente messi a confronto con le opere finite allo scopo di illustrare la relazione che, all’epoca, legava il maestro, i collaboratori e gli allievi: tra questi ultimi possiamo citare Fermo Ghisoni, Rinaldo Mantovano e, soprattutto, Giovan Battista Bertani, colui che gli succederà nella direzione dei lavori in Palazzo alla sua scomparsa nel 1546”. www.giulioromanomantova.it  

Rds e Rigoni Asiago rendono dolce un we a Prato Nevoso

Prato Nevoso Conca - Chalet Rosso, Prato Nevoso, Cuneo, Italia

Quando la neve si fa…’dolce’, protagonista non può che essere la vicentina Rigoni di Asiago l’azienda dolciaria montana specializzata nel lavorare esclusivamente materie prime biologiche di alta qualità che sulle piste di Prato Nevoso sabato 25 e domenica 26 gennaio sarà partner del secondo week end invernale firmato RDS, il “Rds play on tour 2020”, il format musicale dell’inverno italiano di Radio Dimensione Suono. Dopo la partecipazione al Rds play di Folgaria, ora sulle Alpi Liguri, in provincia di Cuneo, Rigoni, nella sua postazione realizzata nel villaggio bianco RDS, offrirà spuntini e merende con una delle delizie più amate da grandi e piccoli: la Nocciolata. Anzi, non una ma tre delizie. Infatti la morbida e golosa crema di nocciole, biologica al 100% e preparata con materie prime di altissima qualità, è realizzata in tre versioni: Classica, Senza Latte (adatta anche agli intolleranti e ai vegani) e Bianca, con il 30% in meno di zuccheri rispetto alle altre creme che si trovano sugli scaffali della grande distribuzione. Tutte senza additivi e senza olio di palma. Per la gioia dei più piccoli ci sarà anche Skiro, il simpatico scoiattolo che distribuirà samples e gadgets e giocherà e si farà fotografare con i baby sciatori. Nata nel 1923 con la produzione familiare di miele Rigoni è andata sviluppandosi negli anni Settanta e quindi aprendo il nuovo stabilimento produttivo sull’Altopiano di Asiago negli anni Novanta, che permetto lo sviluppo dell’industria che negli anni Duemila inaugura il nuovo centro logistico ad Albardo d’Adige, nel veronese, che dal 2017 ospita anche le nuova linea produttiva esclusivamente della Nocciolata. Vincenzo Beni

Presentazione “Puri Cristiani. I Catari dal Piemonte alla Sicilia”

Due Torri Hotel di Verona Piazza Sant'anastasia, 4, Verona VR, Italia

Festival letterario di Soave domenica 28 maggio ore 10.30 e 7 giugno ore 18.30 al Due Torri Hotel di Verona. Viaggiando in straordinari luoghi e memorie d’Italia, là dove il daimon l’ha portata, l’autrice ha ritrovato le storie dei Catari e visitato gli stessi luoghi con il pathos del ricordo e l’intenzione di divulgarne la memoria. E’ incredibile quante notizie si trovano mentre si cerca qualcos’altro. Partita dalle vicende dei Patarini a Verona e sul lago di Garda, ha scrutato orizzonti sempre più lontani, dalla Francia alla Sicilia. A domande di senso compiuto, sono arrivate risposte adeguate a sciogliere enigmi e illuminare storie sepolte per ottocento anni in varie città. A cominciare dalla piemontese Roccavione soprannominata Nidus haereticorum, dove permane il senso della storia dei Catari e degli Occitani nella rocca e in edifici sacri e laici; l’umbra Orvieto e l’intrico di miracoli, assassinii, ribellioni, lotte tra guelfi e ghibellini di cui rimasero vittime gli stessi Patarini; la calabrese Guardia Piemontese e il genocidio dei Valdesi nel 1561, pure loro martiri dell’Inquisizione, di cui si conserva memoria nel museo e nelle manifestazioni annuali; la siciliana Montalbano Elicona con il castello di Federico III che ospitò i Beghini, i Catari di Spagna al suo seguito e i fraticelli fuggiti dall’Italia centrale, fino alla magia dei megaliti dell’Argimusco. Una galleria fotografica visibile attraverso Qr code invita il lettore a visitare quei luoghi sorprendenti.   SCHEDA Editore: Cierre Grafica Data di pubblicazione: 6 maggio 2023 EAN: 9788832102765 ISBN: 8832102765 Pagine: 144 Formato: brossura Costo £ 15