Effetti visivi, bagliori cromatici, connessioni geometriche, piccoli e grandi ambienti colti nella luce vedutista che sale dall’acqua del Delta del Po e di Chioggia. Dalla frequentazione lunga e amorevole di queste bellissime località, Bruno Meneghelli ha attinto quella tensione creativa che lo spinge a catturare paesaggi e tonalità solari, dal giallo al violaceo, colte nelle varie ore del giorno, accompagnate dalle nuances verdi – azzurre – grigie delle acque, dipinte al risveglio della primavera e nella esplosione cromatica dell’estate. Gli esiti artistici condensano immagini e messaggi che meritano una minuziosa, reiterata visualizzazione. Ognuno, di fronte ai quadri di Bruno Meneghelli, vedrà quello che vuol vedere traendone personali emozioni, ma il coinvolgimento è tangibile, materico e sentimentale allo stesso tempo, come una presa di coscienza che irrompe tra colori, forme, ricordi.
Il linguaggio artistico è perlopiù sobrio, privo di retorica, indirizzato al cuore del racconto. E’ un percorso visivo con uno stile sapientemente sottratto alle mode, che segue una coerenza interna: il trascorrere del tempo e l’immobilità dell’unico personaggio umano – il rematore in rosso chino sulla barca -, in un paesaggio urbano e acquatico che sembra immutabile nella sua bellezza identitaria.
In queste assonanze tra natura, arte e sentimento, risalta l’aspetto contemplativo rivolto ai vari luoghi.
E più si guardano le opere di Bruno Meneghelli in prospettiva, più forte è la sensazione che si tratti di un’unica freccia lanciata nell’immensità dell’arte, ad inanellare ispirazione, tecnica, ricerca e afflato poetico.
ESPOSIZIONE A VERONA
I quadri di Bruno Meneghelli si possono ammirare in modo informale, sorseggiando ciò che più piace, fino al 31 marzo a Verona; quelli dedicati al Delta sono esposti presso il bar St. Paul in via XXIV Maggio e nella stessa via al n. 27/A presso il bar Monetti quelli dedicati a Chioggia.