Alliphae vino da re

Vino nobile il Pallagrello, conosciuto come il vino dei Borbone, che nelle loro tenute di Piedimonte coltivavano il vitigno “Pallarello”, talmente apprezzato da proibire il passaggio, per ordine della Casa Reale, su quelle terre, in modo da riservarle esclusivamente alla produzione del famoso rosso. Ferdinando IV giunse al punto di impiantare vicino alla Reggia di Caserta un vigneto modello a forma di ventaglio; il Pallagrello era servito sulle tavole reali insieme allo Champagne. Dopo alterne vicende, ora è tornato a nuova vita nell’Alto Casertano, con la sua vigorosa, avvolgente personalità vestita d’intrigante rosso porpora. Alliphae è un cru di circa un ettaro di Pallagrello Rosso, piantato nel versante sud est delle colline del Matese a trecento metri di altitudine. La vigna si nutre di minerali presenti nei suoli argillosi e calcarei; la potatura a Guyot le consente di godere da ogni lato dei benefici solari.
Ma che significa Alliphae? E’ il nome dell’omonima moneta, riprodotta in etichetta da Ciccarelli, simbolo del borgo. L’essenzialità e la nitidezza del “vestito” racchiude un rosso da ritorno al futuro: eleganza pari all’importante struttura; maturazione in acciaio per diciotto mesi e affinamento in bottiglia per altri sei. Il bouquet apre al naso sentori di spezie e frutti di bosco; i tannini solleticano il palato con gentilezza e le sensazioni permangono a lungo. E’ questo l’identikit di Alliphae, fondo “Varricella”, Rosso 2021, che il produttore Aldo Ciccarelli esibisce con l’orgoglio di chi ha riportato in auge un vino da re .